Quante volte sarà capitato dopo un ampio e soddisfacente pasto di richiedere un ammazzacaffé? Oltre per introdurre il processo digestivo, questa bevanda servita in bicchierini appositi serve per sciacquare il palato dopo aver assaporato le diverse portate della tavola.
Uno dei distillati maggiormente apprezzati sul territorio italiano ed internazionale è la grappa: si tratta di un liquido che può avere un colore che varia dal trasparente al giallo poco intenso a seconda per periodo di invecchiamento, che viene servito in bicchierini di piccole dimensioni, così da essere adeguatamente degustato.
Poiché la tradizione culinaria italiana implica proprio il consumo di superalcoolici a termine del pranzo o della cena, buona parte della produzione di grappe o di altri distillati simili viene effettuata direttamente sul territorio del bel Paese, aprendo al mercato nazionale ed internazionale ed aumentando il livello di eccellenza dello stesso.
Produzione di grappa e territorialità
In questo senso si può riscontrare in quel di Albenga la produzione di una delle grappe maggiormente apprezzate: la grappa di Pigato.
Questa si contraddistingue poiché possiede un sapore vellutato e delicato, nonostante il grado alcoolico sia più alto, come si suppone per i superalcoolici.
La grappa in questione, che si ottiene dalla lavorazione della vinaccia, che a sua volta è conseguente del vino bianco pregiato delle Cantone Calleri, subisce diversi procedimenti prima di essere messa in commercio.
La vinaccia, deriva dalla premitura dell’uva così come avviene con il vino, e può arrivare nella distilleria di zona fermentata (da vino rosso), semifermentata (da vino rosato) o non fermentata (da vino bianco).
Durante il processo di distillazione vi è una vera e propria separazione fra le sostanze aromatiche e la parte alcoolica. Questa operazione richiede un’attenzione particolare da parte del produttore e determina la qualità del prodotto finito e, di conseguenza, la fascia di prezzo che ne deriva.
Ultimi processi di produzione e vendita
Prima di immettere nel mercato nazionale ed internazionale la grappa ottenuta, questa subisce gli ultimi passaggi fondamentali: vi è, infatti, la rettificazione, cioè la separazione fra sostanze nocive e quelle positive; poi la riduzione, che serve per abbassare il livello alcoolico, che inizialmente può superare anche gli 85 gradi e che quindi deve essere portato da 38 a 60 a seconda della tipologia; ed infine l’invecchiamento, che modifica l’intensità ed il gusto della grappa, oltre che il colore che viverà verso il giallino.
Solo a questo punto, la produzione risulta terminata e può incontrare la clientela, per succedere ai pasti o, semplicemente, per piacere.
Produzione grappa ad Albenga: scopri a chi rivolgerti
La grappa di Albenga ha una qualità eccellente e rappresenta uno dei baluardi della cultura italiana sia sul territorio nazionale, sia oltre confine; per questa ragione, sia gli amatori sia coloro che hanno maggiore esperienza, hanno un posto speciale per questa bottiglia dal gusto tanto delicato all’interno delle loro dispense o delle bottiglierie in generale.
Prodotta e studiata nei minimi dettagli per offrire al cliente ultimo una vera e propria esperienza del palato, la grappa di Pigato è irrinunciabile, come tradizione vuole.