La pupilla bianca, insieme all’occhio gonfio e all’occhio vagante, sono tre sintomi a cui si deve prestare particolare attenzione perché possono essere un segnale della presenza di un retinoblastoma.
Questo è un tumore molto raro della retina che può comparire ancora prima della nascita e che, con una diagnosi precoce, può essere curato con successo.
Ecco perché diagnosticarlo immediatamente può fare davvero la differenza.
Siena è una delle città d’Italia in cui la cura di questa patologia si è più sviluppata, anche grazie a un’associazione Onlus costituita dai genitori dei bambini con retinoblastoma: l’A.I.G.R., acronimo per Associazione Italiana Genitori Retinoblastoma.
La pupilla bianca e le malattie della retina
La pupilla bianca, scientificamente definita come leucocoria, si manifesta come un riflesso biancastro all’interno dell’occhio del bambino che lo fa assomigliare a quello di un gatto.
Questo difetto è molto spesso un sintomo del ben più grave retinoblastoma, un tumore della retina che può colpire il feto o i bambini in piccola età.
Molto spesso vi è un’ereditarietà di questa patologia, ma le sue cause non sono ancora del tutto certe. È proprio per questo motivo che la ricerca scientifica assume un’importanza fondamentale per la prevenzione e la cura e l’A.I.G.R., tra le sue attività e i suoi obiettivi, si pone proprio anche quello della raccolta fondi, indispensabile per qualsiasi attività di studio.
In Toscana, il centro di riferimento per la diagnosi e la cura di queste problematiche è il Policlinico Santa Maria alle Scotte. Questo, infatti, è un vero e proprio punto di riferimento grazie ai suoi Dipartimenti di Scienze Neurologiche e Sensoriali in cui operano i migliori pediatri, oculisti e oncologi infantili.
È per tutti questi motivi che si rivolgo a questa struttura famiglie provenienti da ogni parte d’Italia.
L’importanza dell’Onlus
Nel 1997 è nata a Siena l’A.I.R.G., una Onlus creata dai genitori dei bambini affetti da retinoblastoma e, negli anni, la sua attività è diventata sempre più importante. Alla base vi è una stretta collaborazione con i medici e gli operatori sanitari del Policlinico Santa Maria alle Scotte.
Pupilla bianca a Siena: scopri a chi rivolgerti
Gli obiettivi che si sono posti i suoi soci sono molti: dare un sostegno alle famiglie e ai bambini affetti da questa patologia, organizzare e gestire le raccolte fondi per favorire e promuovere la ricerca scientifica su questa patologia oncologica, migliorare i rapporti che si vengono ad instaurare tra gli operatori medici, i piccoli pazienti e le loro famiglie, informare su questa malattia ancora sconosciuta ai più e coinvolgere, in generale, tutte le persone comuni.
In realtà, la Onlus, è un valido aiuto pratico per i bambini malati e i loro cari. Molto spesso, infatti, arrivano a Siena pazienti da molto lontano per cui l’Associazione aiuta a trovare un alloggio e a gestire le visite di controllo. Non si deve sottovalutare, poi, l’appoggio anche psicologico che viene fornito: solo chi ha già provato cosa significa avere un bambino malato può davvero sapere cosa significhi ed essere utile per chi sta attraversando ora questo momento così difficile.