Come risolvere i problemi di calcoli renali
La calcolosi renale è un problema che affligge numerose persone nel mondo ed è causato dalla presenza di vere e proprie masse, di consistenza dura, a livello delle vie urinarie.
Spesso i calcoli non provocano sintomi, restano confinati nei reni, anche per molto tempo. Quando scendono nell’uretere, iniziano a dare segno di sé, causando un dolore violento a livello lombare, il quale si irradia fino alla zona inguinale. Talvolta, il dolore può essere accompagnato da nausea e vomito, sudorazione abbondante e brividi.
Spesso si ricorre a farmaci per trattare tempestivamente una colica renale: i più utilizzati sono antiinfiammatori, ma è possibile usare anche antispastici o alfa-bloccanti per favorire l’espulsione del calcolo.
Se la colica renale, cioè l’episodio doloroso, non si risolve, è necessario rivolgersi al Pronto Soccorso più vicino.
Di che cosa sono fatti i calcoli?
La maggior parte dei calcoli è costituita da ossalato di calcio, altri sono formati da acido urico, altri ancora da fosfato di ammonio.
E’ importante indagare la natura dei calcoli renali, la sede e la composizione, per decidere la terapia più adeguata. Se i farmaci non sono sufficienti, si può ricorrere alla litotrissia, una tecnica che frantuma e frammenta i calcoli, per facilitarne l’eliminazione; oppure si può ricorrere a tecniche endoscopiche.
I fattori di rischio per lo sviluppo dei calcoli sono numerosi, tra cui le alte temperature, associate anche a disidratazione ed esercizio fisico prolungato; la sedentarietà; una dieta iperproteica; l’assunzione di alte dosi di vitamina C; e per ultima, ma non meno importante, la familiarità. In più, i calcoli di acido urico si formano, di frequente, nei soggetti che hanno urine molto acide.
I calcoli più grandi hanno maggiore probabilità di rimanere incastrati nelle vie urinarie, quelli più piccoli attraversano spontaneamente l’uretere.
Nei casi più gravi, un calcolo renale può provocare un’infezione urinaria, che deve essere trattata con antibiotici.
Prevenzione dei calcoli
I soggetti che hanno avuto un calcolo nella loro vita, hanno un’alta probabilità di svilupparne un altro, nel corso degli anni. Per alcune persone è sufficiente bere molto acqua, per altre è necessario cambiare l’acidità delle urine. In questo ultimo caso, risultano utilissimi i citrati e il fillanto.
Il citrato di magnesio e di potassio sono dei sali indispensabili per la prevenzione della calcolosi, poiché aumentano il pH delle urine, rendendole meno acide. In più, i citrati riducono la quantità di calcio urinario, dell’ossalato di calcio e del fosfato di calcio, ingredienti fondamentali nella formazione dei calcoli. Il sale combinato Potassio-Magnesio è un complesso salino innovativo, che è stato formulato per aumentare questi benefici e l’efficacia dei citrati.
Il fillanto, o erba spaccapietra, è una pianta a cui è stata riconosciuta la capacità di ridurre le dimensioni e l’aggregazione dei cristalli di ossalato di calcio. Alcuni studi hanno dimostrato che è in grado di favorire l’eliminazione dei calcoli urinari e aumentare l’escrezione dell’urina.